martedì 3 maggio 2016

A maggio ogni giorno qualcosa di nuovo

Da domenica 1 Maggio è partito il piano "nuova me". Per tale ragione ogni giorno farò qualcosa di nuovo, segno della mia evoluzione e dell'intenzione di sperimentare nuovi atteggiamenti, pensieri, azioni.
Domenica 1 MAGGIO spazio al giardinaggio da balcone: non è un progetto nuovo per me, ma ho buttato (finalmente!!) molti ruderi, oggetti che tenevo per il sacro "magari un giorno mi serviranno", sono passati anni e l'usura si fa vedere e sentire. Ecco perciò "buttare il vecchio per fare spazio al nuovo". Qualche acquisto con budget non eccessivo, colori e piante nuove con cui dovrò fare conoscenza.
Ieri 2 MAGGIO ho pensato ad una mia amica e ho deciso di chiamarla, semplicemente per fare 4 chiacchiere con lei. Nella nostra conversazione niente di scontato, solo la voglia di sentirsi e farsi sentire. Molto leggera, molto calda.
Oggi 3 MAGGIO visita dall'osteopata. Novità per me, molti timori. Lui non mi è sembrato male, io un sacco di "blocchi" di vario genere. Qualche manovra, "cric e crac", "oddio muoio!!!". Per ora qualche sintomo si avverte, stiamo a vedere, 48 ore di osservazione. Mi porto a casa la sua affermazione "Qui è un casino!". Bene c'è da lavorare.
Mercoledì 4 MAGGIO ho inviato un regalo a una persona speciale lontana, non mi sono scoraggiata, ho comprato un bel regalino (quaderno per le ricette, un libro di messaggi), un biglietto di auguri, messo tutto in una scatola postale e via, spedita!!!!
Giovedì 5 MAGGIO, è successo qualcosa di magico: sono riuscita a fare quello che avevo in testa di fare. Niente di più, niente di meno. Tra cui fotografare il fiore di ibisco sbocciato, ascoltare la canzone nuova dei Radiohead, camminare a passo spedito, salutare qualcuno con cui ho fatto un pezzo di strada, scrivere una lettera ad un ragazzo che ha ancora tutta la vita davanti ma lui non riesce ad immaginarla, recuperare un compito arretrato, fare una domanda che pensavo di non riuscire a fare.
Venerdì 6 MAGGIO. Ho scelto di rimanere in silenzio. E' un esercizio per me difficile, soprattutto quando sono con gli altri. Posso scegliere di lasciar correre, di prendermi tempo, che non c'è nulla da dire, che in certe occasioni il silenzio è prezioso, di notare altre cose, di non riempire lo spazio con parole. Ho messo lo smalto blu.
Sabato 7 MAGGIO. Ho cambiato la disposizione di qualche arredo di casa.
Domenica 8 MAGGIO. Non tutto fila liscio come vogliamo o ci aspettiamo, non tutto dipende da noi o gira intorno a noi. Ci sono gli altri, il mondo e il tempo. Entrare in contatto con questa essenziale consapevolezza genera diverse reazioni: mi dà inizialmente fastidio e rabbia, ma una volta ascoltato si fa spazio un senso di liberazione e respiro aperto. Ho iniziato un libro, ho guardato quella copertina per due mesi dicendomi che prima o poi mi sarei ritagliata del tempo. Il tempo per quello a cui si tiene si trova, ed ecco che.....
Lunedì 9 MAGGIO. Rompere uno schema ne ha generati almeno altri 2.
Martedì 10 MAGGIO. Oggi ho fatto una domanda  al primo colpo, normalmente non riesco a farla con facilità, mi prendo sempre del tempo. Ho voluto sperimentarne gli effetti. Pro e contro. Bell'esperimento, mi servirà.
Mercoledì 11 MAGGIO Ho combattuto contro alcune mie paure attivate da un'esperienza che mi sono detta di voler fare. Uno scontro tra titani: il nuovo che avanza con entusiasmo e creatività e buona dose di incertezza, il vecchio che si impone con la sua saggezza e rassicurazione con tanta rigidità al seguito. Ho tenuto duro, e ho dato spazio al nuovo. L'effetto che ha avuto al momento molta ansia, ma dopo aver passato quella porta mi sentivo un'altra. Basta questo, non aggiungo altro.
Giovedì 12 MAGGIO. Ho finito il libro iniziato domenica. Ebbene non ne ho capito l'epilogo. Ho deciso che c'è la possibilità che esistano finali che non capisco. Non sembra ma per me è una grande acquisizione!
Venerdì 13 MAGGIO. Ho fatto un acquisto: un trittico con ricchi presupposti "L'arte di buttare" "Il magico potere del riordino" "96 lezioni di felicità". Daranno una spinta ad alcuni miei movimenti verso il nuovo.
Sabato 14 MAGGIO. Guardavo da diverso tempo uno studio di fitness/pilates. Non so perché mi ispirava. Oggi ci sono entrata e ho chiesto informazioni. Chissà perché non l'ho fatto finora.
Domenica 15 MAGGIO. Ho fatto io la prima mossa per fare pace. Non voglio più che il mio tempo venga riempito da rancori e pensieri al "macero". Ne ho liberato qualcuno, ho creato spazio, ho fatto girare aria. Mi sono sentita meglio.
Lunedì 16 MAGGIO. E' spuntato uno scatolone con abiti per l'estate. Quale ottima occasione per eliminare indumenti tenuti nel tempo con la scusa "mi spiace buttarli, magari saranno utili in futuro". Per convincermi mi sono detta "Non sono più i miei abiti, non mi vedo più così, sono un'altra". La verità è che dalla prima cernita è sparito il gruppo "indifendibile". E' un inizio. Mi prendo qualche giorno per la fase 2 "non hai l'età".
Martedì 17 MAGGIO. In lotta con me stessa, ho dato ascolto ad una delle mie voci che dice "prima di tutto c'è la relazione con le persone".
Mercoledì 18 MAGGIO. E così ho sperimentato per un'altra volta la spinta del mio "nuovo" istinto, l'ho lasciato andare e l'ho seguito. Che scoperte che sto facendo! Che grossi freni a mano che inserisco! Ma ho la consapevolezza che sto padroneggiando un nuovo modo di guidare....
Giovedì 19 MAGGIO. Ho condiviso un pensiero difficile.
Venerdì 20 MAGGIO. Ho staccato il cervello. Poi l'ho riattaccato.
Sabato 21 MAGGIO. Mi é capitato di immaginare un futuro diverso, qualcosa che non mi concedevo di accostare a me, alla mia famiglia. Pensi spesso che solo gli altri possono osare, che è meglio volare basso. Ma se fossi proprio io ad avre le ali per volare in alto? Se fossi un'aquila e non un tacchino? Ho accarezzato nuove possibilità e non ho avuto paura. Mi sentivo  curiosa,  anche capace di andare oltre i pregiudizi su me stessa.
Domenica 22 MAGGIO.  
Lunedì 23 MAGGIO
Martedì 24 MAGGIO. Oggi è arrivato un messaggio  che aspettavo, sapevo sarebbe stato difficile ma non si è mai sufficientemente preparati a chiudere un'esperienza con una famiglia e con dei bambini che dura da 3 anni.  Non è stato facile all'inizio e anche per questo si è creato un legame. Bisogna viverlo come un momento di passaggio, un atto di autonomia e di crescita per tutti. Sebbene i primi sentimenti siano il dispiacere e la tristezza della perdita.

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