domenica 8 maggio 2016

Ho letto un articolo su io donna

http://www.iodonna.it/personaggi/interviste-gallery/2016/05/04/sorelle-delle-star-quelle-vite-nellombra/

Non sono riuscita a trattenermi. Dovevo scrivere qualcosa, non volevo che andassero persi sensazioni e pensieri dopo aver letto un articolo di cui aggiungo il link. Mi piacerebbe che ognuno si facesse un'opinione dell'articolo. Io ho provato fastidio per: le parole  "ombra" "stress" "brutta copia di un capolavoro", i pregiudizi sventolati giustificati forse dal diritto di cronaca, quanto una giovane giornalista sia rimasta su un livello tanto superficiale di idea di donna. Ma il momento in cui il fastidio ha raggiunto il picco massimo è quando per pura curiosità ho voluto vedere le foto delle sorelle citate nell'articolo: ho pensato quanto possa essere stolto chi non riesce a vedere bellezza in tutte le donne fotografate. Come è possibile definire brutta copia la sorella di Emma Thomson? O le sorelle di Beatrice Borromeo? O Pippa Middleton? Mi sono sembrate tutte talmente belle... L'articolo mi ha scatenato una forte curiosità per le storie di queste donne: e se andando a fondo si scoprisse che proprio le sorelle cosiddette in "ombra" sono quelle con più spessore, con una profondità da raccontare, con un'unicità custodita.
Cara Sara Sirtori, così si chiama la giornalista autrice di tal capolavoro, lungi da me unirmi al coro di chi in rete si permette di inveire su chiunque in qualunque modo, ma sarebbe davvero interessante una seconda puntata dell'articolo che diventi un vero e proprio approfondimento, una sorta di "inchiesta" (Definizione: Indagine o ricerca diretta a ottenere un'esauriente quantità di dati relativi a un fatto o a un fenomeno) su come le sorelle delle star riescono a vivere una vita propria con valore e soddisfazione senza preoccuparsi del successo dei propri familiari. O detto in altri termini come in alcuni casi non è chi è bello e di successo la persona più interessante.

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